- In Grecia, le riprese del documentario di National Geographic vedono protagonista anche il falconiere romano e abruzzese d’azione, Giovanni Granati. Sull’isola di Lesbo, per raccontare dei migranti con la sua aquila Sybil
Giovanni Granati, noto falconiere nel mondo, continua a distinguersi nella produzione di documentari a livello internazionale. L’ultimo ingaggio lo ha visto in Grecia per un lavoro targato National Geographic che coniuga l’elemento naturalistico con quello sociale. La grande questione contemporanea dei migranti nell’isola simbolo degli sbarchi, Lesbo, raccontata dal volo di un’aquila, uccello libero di migrare da una terra all’altra, attraverso il cielo.
Si sono concluse da poco le riprese del documentario in questione per il National Geographic “Above the Law”. La regista del progetto, Bryony Dunne, ha voluto porre in risalto la questione dei migranti che per anni sono sbarcati sull’isola di Lesbo, per poi addentrarsi sulla rotta balcanica in cerca di un futuro. Il modo in cui la regista racconta questa realtà contemporanea è del tutto originale poiché lo fa “volando” sull’isola attraverso Nemesis, aquila reale addestrata dal falconiere greco Stavros Athanasiou, e Sybil, aquila rapax che Granati ha in addestramento ormai da diversi anni.
“In natura, questo affascinante esemplare – spiega il nostro falconiere – compie delle rotte migratorie dall’Asia centrale all’Africa, attraversando migliaia di chilometri in volo senza alcun vincolo. Il volo di Sybil sull’isola vuole simboleggiare la libertà che questi uccelli hanno nel poter superare i confini “Above the law” ovvero al di sopra delle leggi. Con Sybil – prosegue Giovanni Granati – abbiamo registrato delle immagini naturalistiche uniche, e non solo. Grazie all’installazione di una particolare telecamera sul dorso del rapace, abbiamo effettuato numerose riprese in vari contesti dell’isola. Quelle più toccanti sono state sul punto di raccolta dei giubbotti salvagente, molti dei quali persi dai migranti naufragati e deceduti in mare. Penso che la migrazione umana sia un argomento che continua ad interessare più che per solidarietà, per scopi economici, e purtroppo stiamo assistendo ad una pericolosa deriva xenofoba e razzista dell’opinione pubblica, ecco perchè è importante continuare a promuovere riflessioni sul tema”.