A primavera (ri)fiorisce il marchio Fergi

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Da sinistra Claudia Colantonio, Mirko Basilisco e Sabrina Scarlata, i giovanissimi nuovi proprietari del brand Fergi

Conosciuto sul mercato italiano per gli articoli di pelletteria, valigeria ed accessori moda, il brand torna a nuova vita grazie alla lungimiranza e all’industriosità di tre giovani imprenditori

A cura della redazione

Motivi floreali e botanici, natura mixata quasi a splendere, leggerezze senza eccessi. Torna il brand delle borse femminili Fergi e queste sono le linee guida per la “New Capsule Collection” primavera/estate 2018. È l’evoluzione del noto marchio conosciuto sul mercato italiano per gli articoli di pelletteria, valigeria ed accessori moda, con distribuzione al dettaglio in punti vendita in affiliazione monomarca. Travolto da difficoltà gestionali e finanziarie, oggi il brand rinasce dalle sue ceneri come la Fenice, si reinventa grazie alla lungimiranza e all’industriosità di tre giovani: Mirko Basilisco (30 anni) e Claudia Colantonio (23 anni), entrambi abruzzesi, e Sabrina Scarlata (27 anni), originaria di Reggio Calabria, rispettivamente, amministratore unico, responsabile comunicazione e direttore acquisti.

«L’idea iniziale – spiega Mirko, l’anima maschile della triade – era quella di acquistare il marchio per generare movimento economico. Partecipai all’asta di Fergi con l’obiettivo di vendere a terzi». Poi, il ripensamento: «Ho intravisto un business dalle grandi potenzialità ed è bastato poco per innamorarmi del progetto». Unendo le forze con la compagna Sabrina e la giovane e brillante Claudia, Mirko ha messo in piedi una società capace di fronteggiare un nuovo inizio con l’obiettivo di creare una linea glamour attenta alle tendenze, senza rinunciare alla praticità quotidiana della borsa, fedele alleata della donna. Da marzo 2017 ad aprile 2018, i tre giovani imprenditori hanno lavorato sodo, una fase di ricerca e di restyling di Fergi, avvalendosi del sostegno creativo e di marketing di professionisti di grande esperienza. Headquarter, la sede pescarese in via Alento. Conditio sine qua non del nuovo corso, puntare sul processo qualitativo di una produzione rigorosamente artigianale e interamente “Made in Italy”. Lo storico simbolo, la ranocchia in procinto di spiccare un salto, è ancora rappresentativa, sebbene con un outline più essenziale e stilizzato. Le borse, super chic e ultra fashion sono studiate nei minimi dettagli e vengono proposte ad un target femminile medio-alto, con l’obiettivo primario di ampliarlo rispetto ai parametri storici del brand. Si riparte dall’e-commerce: «Sicuramente una sfida – precisa la più piccola dellacompagine, Claudia Colantonio -. Siamo una società nata nell’era della digitalizzazione massima e crediamo che sia la strada più diretta e più incisiva per promuovere la fase di rebranding studiata per Fergi. Si tratta della nuova e indispensabile comunicazione dei Millennials e vogliamo entrarci con tutte le scarpe… anzi con tutte le nostre borse». A marzo è partita la vendita della prima creazione, la Kami, un gioiello iridiscente: un unico pezzo chiuso da piccole borchie come un origami, fonte ispirazione per questa Icon bag.

La versione integrale dell’articolo è in edicola, pubblicata sul n. 7 della nuova edizione di Abruzzo Economia

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