Industria 4.0 da slogan a realtà

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I risultati dell’indagine condotta da Pricewaterhouse Coopers

A cura della redazione

Per sviluppare le potenzialità dell’industria 4.0, le aziende di tutto il globo investono ogni anno oltre 900 miliardi di dollari.
È uno dei dati che emerge dalla ricerca condotta da PwC-Pricewaterhouse Coopers, un network internazionale con oltre 223.000 professionisti nel mondo e circa 4.400 in Italia, impegnati a garantire la qualità dei servizi fiscali, legali, di revisione contabile e di consulenza.

L’indagine evidenzia un’attenzione crescente verso la digitalizzazione delle operazioni e l’utilizzo sempre più spinto della tecnologia sia nei processi produttivi che nello sviluppo del prodotto e del mercato. L’impatto di questi interventi è già oggi valutato come dirompente, in grado di abbattere i costi in media del 3,6% all’anno, facendo lievitare nel contempo i ricavi del 2,9%. In valore assoluto questo significa 421 miliardi di dollari di risparmi e poco meno di 500 miliardi di ricavi annui aggiuntivi.

Anche in Italia, dove gli investimenti in questi ambiti passeranno in cinque anni dall’attuale 5,2% dei ricavi al 6,7%, le attese in termini di benefici sono rilevanti. Attraverso l’implementazione di nuove tecnologie, l’81% del campione dell’indagine PwC (oltre 100 aziende) si aspetta miglioramenti di efficienza superiori al 10%. Per il 69% degli intervistati, inoltre, anche i costi si ridurranno a doppia cifra mentre il 57% pensa, infine, che le crescita dei ricavi supererà il 10%.
Per l’Italia la strada sembrerebbe tracciata poiché le tematiche dell’Industry 4.0 rappresentano una delle linee di sviluppo strategico, tanto che il Piano nazionale Industria 4.0 (2017-2020) favorisce le aziende che investono nelle nuove tecnologie attraverso numerosi strumenti come i “super” e gli “iperammortamenti” degli investimenti sostenuti.

I risultati principali emersi dall’indagine PwC riassunti in 5 punti

  1. Industria 4.0, dalle parole all’azione
    Ci si aspetta un significativo incremento del portafoglio dei prodotti e dei servizi digitali raggiungendo un livello avanzato di competenze entro il 2020. Tre quarti delle aziende oggetto della ricerca PwC ipotizzano di digitalizzare fortemente i propri processi entro i prossimi 5 anni.
  1. La digitalizzazione migliora le performance
    Nei prossimi 5 anni si attende un incremento medio annuo dei ricavi del 2,9% e una riduzione media dei costi del 3,6%. Se solo metà delle aspettative si verificheranno, Industria 4.0 avrà ridisegnato profondamente il panorama competitivo e apportato un cambiamento radicale nei settori coinvolti.
  1. La “relazione digitale” con i clienti
    I clienti saranno al centro dei cambiamenti apportati alla catena del valore, ai prodotti e ai servizi. Molti degli intervistati affermano che utilizzeranno appositi strumenti di data analytics.
  1. Il processo culturale
    Dall’indagine di PwC si percepisce come le aziende configurino la sfida principale non tanto nella tecnologia, ma nella mancanza di un processo culturale orientato a questo tipo di cambiamento. Uno dei nodi da affrontare sarà quello di reperire gli strumenti utili a sviluppare una solida cultura digitale e a formare specialisti digitali.
  1. Data analytics e Digital Trust
    Le aziende pioniere che hanno già iniziato ad utilizzare i data analytics come guida nel processo decisionale, affermano che maggio- re sarà l’espansione dell’ecosistema digitale, maggiore risulterà essere l’importanza di stabilire una “sicurezza digitale”. Solidi sistemi di risk management e di data integrity possono aiutare le aziende ad evitare rischi legati alla sicurezza dei dati.

PwC PROFESSIONISTI  NEL MONDO
PwC (Pricewaterhouse Coopers) è un network internazionale con oltre 223.000 professionisti nel mondo e circa 4.400 collaboratori in Italia, impegnati a garantire la qualità dei servizi fiscali, legali, di revisione contabile e di consulenza.

È pertanto in grado di offrire servizi multidisciplinari ai diversi settori di mercato, organizzati in sei gruppi principali: Servizi Finanziari, Prodotti Industriali, Beni di Consumo e Servizi, Tecnologia, Telecomunicazioni e Intrattenimento, Pubblica Amministrazione.

Presente in 23 città sul territorio nazionale, da circa due anni ha stabilito una propria sede a Pescara per essere ulteriormente al fianco delle imprese direttamente dove esse operano.

L’ufficio di Pescara può contare su numerosi professionisti ed è coordinato da Stefano Amicone, Associate Partner.

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