Il falconiere Giovanni Granati si recherà in Grecia sull’isola di Lesbo il 6 maggio per le riprese di un documentario internazionale
Dopo neanche tre settimane dal suo rientro in Italia, il falconiere abruzzese d’adozione, Giovanni Granati, torna ad essere impegnato all’estero tramite la sua arte. Questa volta per un documentario per National Geographic, interessata al volo di una delle aquile che Granati ha in addestramento.
“Gireremo delle immagini sull’isola di Lesbo in Grecia – racconta il falconiere, in arte Falcong – con riprese dall’alto attraverso il volo di una delle aquile della mia equipe. Il progetto è svolto in collaborazione con un noto falconiere locale Stavros Athanasiou che effettuerà dei voli con un’aquila reale”.
Il nome dell’Aquila che Giovanni Granati “volerà” è Sybil, un’Aquila Rapax.
“Ho deciso di dargli questo nome – prosegue – a seguito del violento terremoto che ha colpito le zone a ridosso dei monti Sibillini qualche anno fa. Di particolare quest’aquila ha la capacità di trasportare una microcamera a zainetto, o meglio sul suo dorso. Lo zainetto viene utilizzato in falconeria per l’istallazione dei gps o sistemi radio, quando gli animali volano liberi. Questo per evitare che i rapaci possano perdersi una volta in volo. Con alcuni adattamenti, ho trasformato questo sistema adattandolo e dando la possibilità all’aquila di trasportare la microcamera; il risultato è straordinario in quanto si ha la possibilità di volare insieme all’aquila. Sybil è una delle poche aquile al mondo ad avere questa capacità”.

Con questo sistema si ha la possibilità di osservare il volo e di capire, precedentemente alla reintroduzione, se il rapace ha delle problematiche e se può essere quindi reinserito in natura.
“Il programma Flyboost – continua Granati – unisce l’antica arte della falconeria alle moderne tecnologie. Per tre anni ho sviluppato questo sistema, anche in collaborazione con l’Università di Teramo, per creare un sistema che potesse aiutare i rapaci selvatici reintrodotti a sopravvivere in natura. Attualmente le reintroduzioni avvengono senza tenere conto della muscolatura dei rapaci che, dopo un periodo di inattività, vengono reinseriti senza nessuna possibilità di essere competitivi e quindi con un altissima mortalità. Attraverso droni, monoala, gps, ho creato questo sistema che in autunno verrà ulteriormente sviluppato negli Stati Uniti con alcune aquile reali”.

Per chi volesse conoscere l’aquila Sybil dal vivo. Festival delle Aquile 5 maggio Rocca Calascio info 3485345364 www.falcong.it