Il fotoreporter Stefano Schirato inaugura la mostra “Terra Mala” al Matta di Pescara

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Un'immagine tratta dal libro "Terra Mala, living with poison" di Stefano Schirato

“Terra Mala” mette a nudo le drammatiche conseguenze della Terra dei Fuochi in Campania, raccontando le scelte coraggiose di chi ha deciso di restare e combattere. Un reportage fotografico in mostra dal 17 al 23 giugno

Stefano Schirato, fotoreporter pescarese di lungo corso, non ha certamente bisogno di lunghe presentazioni: le sue collaborazioni con il New York Times, la CNN, Newsweek, Vanity Fair, Al Jazeera, Le Figaro e molte altre testate internazionali, ne definiscono senza equivoco il profilo professionale. Qualche anno fa ha immortalato scene indelebili come quelle dalla zona rossa di Chernobyl. “Ed è proprio da qui – racconta Schirato -, che ho tracciato un solco che non ho più abbandonato, documentando e analizzando con l’obiettivo della fotocamera le conseguenze dei grandi disastri ambientali. Negli ultimi quattro anni, infatti, mi sono dedicato anima e corpo ad un long term project incentrato sul racconto di un dramma del nostro tempo, quello della Terra dei Fuochi”.

Terra dei Fuochi

Schirato è voluto andare “giù al Sud” in Italia, nella martoriate province campane della Terra dei Fuochi, ben note alle cronache come le zone più inquinate d’Italia a causa dei milioni di tonnellate di rifiuti tossici smaltiti illegalmente sul territorio per oltre trent’anni. “Ci sono andato  – prosegue il reporter – per una ricerca sull’inquinamento focalizzata sul legame tra contaminazione e malattie imputabili a condizioni ambientali malsane”. Da questo lavoro di documentazione fotografica è nato il progetto e libro “Terra Mala, living with poison” finanziato con successo attraverso il crowdfunding, che mette a nudo il degrado del territorio, denunciando le condizioni in cui bambini, donne e uomini, sono costretti a vivere ogni giorno: cumuli di rifiuti tossici, veleni sotterranei e discariche illegali sono la cifra di quell’ambiente, permeato dalle pressioni delle mafie.

Stefano Schirato

Frutto del progetto anche la mostra fotografica “Terra Mala” che sta girando nelle più importanti città d’Italia e il 17 giugno verrà inaugurata al Matta di Pescara alle 18.30 alla presenza del fotografo e del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, l’on. Salavatore Micillo. La mostra sarà fruibile fino al 23 giugno. Il lavoro “Terra Mala” è stato inoltre pubblicato su magazine di caratura nazionale ed internazionale.

FRATTAMAGGIORE-NAPOLI

Stefano Schirato, impegnato da anni in un ampio progetto focalizzato sul legame tra inquinamento e malattie imputabili a condizioni ambientali malsane, nel 2015 inizia a seguire la complessa realtà della Terra dei Fuochi, un’area in Campania, tra le province di Caserta e Napoli, la zona più inquinata della regione a causa dei milioni di rifiuti tossici smaltiti illegalmente sul territorio per oltre trent’anni. Si tratta del più grande disastro ambientale in Italia, che ha avuto e ha a tutt’oggi ripercussioni su suolo, prodotti agricoli, allevamento e falde acquifere. Sono state inoltre individuate precise patologie in ogni fascia di età e dati allarmanti sulla mortalità infantile causata da neoplasie, in aumento nell’intera area delle province di Caserta e Napoli. Con la potenza delle sue immagini, Schirato mette a nudo il deterioramento implacabile di questa area, raccontando al contempo le scelte coraggiose di chi ha deciso di resistere e combattere per il luogo in cui è nato e per una vita migliore.

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