FiRA, l’Abruzzo che cresce. La in house di Regione Abruzzo.
Dalla gestione dei bandi per imprese e famiglie, all’organizzazione di grandi eventi, dall’Assistenza tecnica ai Dipartimenti regionali, alle misure per l’accesso al credito: la in house di Regione Abruzzo ha un ruolo sempre più centrale per l’economia regionale.
Bandi per le imprese di tutti i comparti, misure per l’accesso al credito, sostegno all’attuazione di progetti aziendali, assistenza tecnica agli uffici regionali, ma anche partnership nazionali, per l’attrazione di investimenti e la creazione di strategie di sviluppo territoriale, e gestione di grandi eventi, come il Giro d’Italia maschile e femminile: sono solo alcuni degli ambiti in cui opera FiRA, la Finanziaria regionale abruzzese guidata da Giacomo D’Ignazio.
FiRA, che nel 2023 ha incorporato Abruzzo Sviluppo, altra in house regionale, dopo aver portato a termine un delicato processo di razionalizzazione dei costi, ha consolidato la sua mission di “braccio operativo” di Regione Abruzzo e svolge un ruolo sempre più centrale nell’economia abruzzese, affiancando l’Ufficio di Presidenza, i Dipartimenti e gli Uffici dell’Ente nella messa in campo di misure e strategie a supporto del comparto produttivo regionale. Non solo: ha anche dimostrato di poter agire da vero ente strumentale per facilitare le scelte gestionali intraprese da Regione Abruzzo.
È il caso del complesso sportivo “Le Naiadi” di Pescara, che, dopo anni di vicissitudini alterne, erano state definitivamente chiuse e ora sono tornate pienamente operative proprio grazie a FiRA, cui Regione Abruzzo ha affidato la gestione.
Partiamo dalle Naiadi, Presidente: lo scorso marzo l’affidamento esclusivo a FiRA da parte della Regione, e dopo poco più di un mese le piscine sono state restituite alla collettività.
«Abbiamo compiuto uno sforzo notevole per ripristinare in così poco tempo, dopo anni di incuria, gran parte del complesso sportivo. Anche perché questo tipo di gestioni non rientra esattamente in quella che è la mission di FiRA. Ma penso di poter dire, oggi, che siamo riusciti a sopperire all’assenza di una specifica in
house regionale che potesse fronteggiare, nel minor tempo possibile, tutti gli adempimenti per la riapertura degli impianti. La struttura era davvero in pessime condizioni, in uno stato di totale abbandono che ci ha obbligati a interventi infrastrutturali, oltre al ripristino degli impianti.
In poco tempo abbiamo riaperto le piscine principali e gli spazi annessi, dove è possibile praticare anche altre discipline sportive. Un lavoro, ripeto, che sin qui esulava dalle competenze di FiRA, ma che abbiamo svolto con successo. Lo stesso presidente Marsilio, con cui recentemente ho effettuato un sopralluogo alle Naiadi, ha plaudito alla nostra gestione, confermando la sua scelta di investire su una in house che possa facilitare il lavoro degli uffici regionali e, al contempo, garantire il miglior utilizzo delle risorse pubbliche.
Sulle Naiadi abbiamo applicato quello che io definisco “il modello FiRA”: tempi celeri, anche a fronte di investimenti importanti, e trasparenza, procedurale e finanziaria: il nostro modello gestionale non solo consente di tracciare in modo accurato i movimenti finanziari, ma permette anche di ottenere una chiara panoramica delle entrate e dei ricavi derivanti dalle attività svolte. FiRA non solo è chiamata a prendere decisioni strategiche per migliorare il territorio regionale e la vita della collettività, ma deve anche farlo gestendo in modo efficiente le risorse pubbliche.
Un unico modello, quindi, per tutte le nostre attività aziendali, sempre a fianco della Regione per ‘portare a casa il risultato’, anche grazie al nostro personale interno che riesce sempre a diversificare le proprie competenze».
Sulle Naiadi abbiamo applicato quello che definisco ‘il modello FiRA“: tempi celeri, anche a fronte di investimenti importanti, e trasparenza procedurale e finanziaria.
A fine giugno l’Assemblea dei soci di FiRA ha approvato il bilancio 2023, in attivo. Un altro anno accompagnato da numeri in crescita.
«Il 24 giugno alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, è stato approvato il Bilancio d’esercizio 2023 della Società con un utile netto di 52.052 euro. Un dato che certifica il grande lavoro che FiRA sta facendo sia per proseguire sulla strada del risanamento, sia per svolgere un ruolo sempre più centrale nell’economia abruzzese. Negli ultimi 3 anni, da quando guido FiRA, sono stati finanziati oltre 7.300 tra imprese e professionisti con circa 110 milioni di euro investiti. Sono numeri importanti ed evidenziano anche che FiRA, oggi, svolge un ruolo propositivo nei confronti della Regione: le nostre idee e le nostre riflessioni, nate dal dialogo con il territorio, con le imprese abruzzesi e dall’esperienza maturata negli anni, sono ascoltate e tenute in considerazione. Ed è dalle continue interlocuzioni con Assessori e Direttori dei Dipartimenti che nascono gli strumenti più adatti per risolvere le criticità e le esigenze delle imprese».
Nello specifico quali sono gli asset su cui FiRA si è concentrata?
«Il primo è l’accesso al credito, con la gestione di bandi per prestiti alle imprese di tutti i settori, nonché con la concessione di garanzie, attraverso i Confidi, a tutto il comparto produttivo e professionale abruzzese; sostegno agli investimenti nel comparto turistico; assistenza tecnica, grazie all’impiego di oltre 150 unità di personale a supporto degli Uffici regionali. Solo per citare alcune tra le misure dedicate alle imprese abruzzesi, gestite da FiRA: Piccolo Prestito Agrario, per le imprese vitivinicole che hanno subìto danni di produzione, e il Piccolo Prestito, dedicato anche ad altri comparti; Restart Fare Impresa, sostegno all’accesso al credito di MPMI e professionisti del
cratere sismico 2009; Sostegno alle imprese del Turismo e Aiuti alla ricettività, per ilmiglioramento degli standard di qualità delle strutture ricettive; Microcredito, per il sostegno alla liquidità aziendale; Caro energia, per i gestori di impianti sportivi energivori; Fondo di garanzia PMI, per l’accesso al credito di imprese e professionisti».
Quali sono le sfide future che attendono FiRA?
«Abbiamo già ampiamente dimostrato di saper coadiuvare al meglio la Regione per lo sviluppo del territorio su più fronti: sociale, turismo, istruzione, lavoro, marketing territoriale, agricoltura. Abbiamo aiutato migliaia di imprese a nascere, a espandersi e a consolidarsi, abbiamo sostenuto progetti di sviluppo territoriale in molti ambiti: un patrimonio materiale e immateriale, questo, che non è solo della Finanziaria regionale, ma di tutta la collettività e che continueremo a portare avanti grazie agli affidamenti della Regione Abruzzo.
Adesso uno dei passaggi fondamentali, secondo quella che è la volontà della Giunta Marsilio, è di diventare Organismo intermedio secondo la normativa europea, per gestire sempre meglio rendicontazione, distribuzione ed erogazione dei fondi comunitari. Attività che, tra l’altro, FiRA, almeno in parte, già svolge. Ma, volendo ampliare i confini regionali in cui operiamo per consentire al nostro territorio di crescere e tenere il passo delle Regioni più sviluppate, in questi anni abbiamo posto le basi per collaborare con altri Enti e Associazioni nazionali, oltre che con le altre Finanziarie regionali, sottoscrivendo protocolli per collaborazioni strategiche sui temi della programmazione europea ed extraeuropea. Costruiamo reti, creiamo sistemi, massimizziamo risorse: è questo il nostro futuro ed è quello che vogliamo tradurre operativamente in opportunità per il nostro territorio.
Tutto questo possiamo farlo, oggi, con una certa serenità, perché siamo una società sana, con i conti a posto, che quindi può accettare le sfide che ci attendono. Oggi la Finanziaria regionale funziona bene, riceve commesse, produce attività e quindi genera anche utili che consentono a questa azienda di andare avanti. Soprattutto ha una sua reale identità che le permette di svolgere la sua funzione fondamentale al servizio delle imprese, dell’economia e di tutto il territorio abruzzese».
A cura della Redazione