ANFASS Teramo. L’inclusione che fa la differenza
Con più di 800 pazienti assistiti e 52.000 prestazioni erogate ogni anno, la Fondazione è un punto di riferimento per la disabilità in Abruzzo: non si limita a fornire assistenza sanitaria, ma costruisce progetti di vita finalizzati a garantire autonomia e integrazione.
Con oltre 680 pazienti assistiti nel centro di riabilitazione Sant’Atto, 40 utenti nella semiresidenza La Dimora, 56 utenti nell’ambulatorio dedicato autismo, oltre 30 utenti nella semiresidenza La Piazzetta e più di 52.000 prestazioni erogate ogni anno tra ambulatoriali (80%) domiciliari (8%) e semiresidenziali (12%), la Fondazione Anffas Onlus Teramo si distingue come una delle realtà più avanzate nel settore della disabilità in Abruzzo. Un’organizzazione che, grazie a una gestione efficiente e un impegno costante, è riuscita a garantire una rete di servizi altamente qualificati, rispondendo alle esigenze di un territorio in cui l’assistenza e l’inclusione delle persone con disabilità rappresentano sfide quotidiane.
Ma questi dati raccontano solo una parte della storia. Dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, un percorso di crescita. La mission della Fondazione è chiara: la persona con disabilità non è un semplice utente di servizi, ma un individuo con aspirazioni, talenti e il diritto a un futuro dignitoso. Per questo, Fondazione Anffas Teramo non si limita a fornire assistenza sanitaria, ma costruisce veri e propri progetti di vita, finalizzati a garantire autonomia, autodeterminazione e un’integrazione reale nella società.



Dalla nascita alla crescita: un percorso costruito sul valore della persona
«Quella che oggi è la Fondazione Anffas Onlus Teramo ha origine nel maggio 1992 – racconta il presidente Pierluigi Recchia – quando un gruppo di famiglie, accomunate dalla circostanza di avere figli con disabilità, decidono di dare al loro stare insieme una forma più strutturata, ispirata ai principi e ai valori di Anffas nazionale, la principale rete associativa italiana di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Con l’allora sezione Anffas Teramo, abbiamo iniziato prevalentemente con attività di pura advocacy, rivendicando diritti fondamentali, come l’assistenza scolastica e il servizio di trasporto. Presto, però, ci siamo resi conto che il vero cambiamento doveva passare attraverso servizi concreti, capaci di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
Costituita nel 2004, per atto di trasformazione dell’associazione Anffas Teramo, la Fondazione ha sempre posto l’attenzione sulla persona, promuovendo un cambiamento culturale: la disabilità non è un limite, ma una condizione che richiede strumenti adeguati e un supporto costante. Con l’apertura del centro di riabilitazione Sant’Atto, la Fondazione ha iniziato a offrire servizi di assistenza riabilitativa specialistica in regime ambulatoriale, domiciliare e semiresidenziale, avviando poi negli anni nuovi programmi educativi e percorsi riabilitativi personalizzati, dando origine a La Piazzetta, struttura a carattere semiresidenziale vocata all’offerta di programmi di attività laboratoriali funzionali allo sviluppo di capacità e autonomie delle persone con disabilità, La Dimora, struttura semiresidenziale per l’assistenza di persone con disabilità prive del sostegno familiare e l’ambulatorio per l’autismo, dedicato al trattamento precoce ed intensivo di bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
Un modello avanzato di presa in carico globale
La Fondazione adotta un modello di presa in carico globale della persona secondo un approccio innovativo, che supera il modello medico tradizionale e si fonda su un paradigma bio-psico-sociale, centrato sulle abilità e competenze. Questo metodo non considera la persona solo come semplice utente di servizi ma come insieme di esigenze, interessi e potenzialità da alimentare e promuovere, considerando gli otto domini caratterizzanti la qualità della vita: benessere fisico, benessere mentale, benessere emozionale, autodeterminazione, sviluppo personale, relazioni interpersonali, inclusione sociale, diritti ed empowerment.
Attraverso strumenti come le “matrici ecologiche e dei sostegni”, ogni percorso viene costruito in modo personalizzato, integrando interventi sanitari, educativi e sociali. «Non vogliamo solo erogare prestazioni – sottolinea il direttore Paolo D’Angelo – ma costruire un processo di riconversione in chiave inclusiva dei servizi fondato su veri progetti di vita. L’obiettivo è fornire strumenti concreti affinché ogni persona possa sviluppare al massimo la propria autonomia e vivere in un ambiente inclusivo».
Un’organizzazione strutturata per la persona
La crescita delle attività esercitate e la complessità dei bisogni delle persone assistite, unitamente all’evoluzione normativa e procedurale del sistema sanitario e sociosanitario nazionale e regionale, ha comportano una profonda revisione tanto della struttura di governace della Fondazione, quanto, e soprattutto, del modello gestionale interno, accompagnata dal potenziamento della sua struttura organizzativa.
Attualmente, la Fondazione Anffas Teramo impiega oltre 90 professionisti tra dipendenti e consulenti, operando con un approccio multidisciplinare. «Abbiamo creato equipe multidisciplinari integrate – spiega il direttore – in cui medici, terapisti, educatori e assistenti sociali lavorano insieme per garantire una presa in carico davvero completa. Ogni professionista porta un contributo essenziale, ma è solo attraverso il confronto e la collaborazione che possiamo offrire un supporto realmente efficace e su misura in tutti i momenti del processo, dall’accoglienza alla redazione del progetto riabilitativo, alla fase terapeutica». L’azione della Fondazione non si limita all’ambito sanitario, ma si estende a tutto il tessuto sociale ed economico del territorio.
La Fondazione ha contribuito a trasformare il modo in cui la comunità percepisce la disabilità, promuovendo una cultura dell’inclusione e della partecipazione attiva. «Per troppo tempo la disabilità è stata vista come un limite – afferma il presidente – noi vogliamo ribaltare questa prospettiva, dimostrando che l’inclusione non è un favore, ma una risorsa per tutti».
Guardando al futuro: sostenibilità e nuove sfide
Il futuro della Fondazione passa attraverso una continua evoluzione e innovazione. Nuovi progetti stanno prendendo forma, con l’obiettivo di potenziare le autonomie delle persone con disabilità attraverso soluzioni abitative inclusive, nuove tecnologie assistive e programmi di integrazione lavorativa. «Abbiamo l’ambizione di rendere i nostri servizi sempre più aperti e inclusivi – conclude il presidente – per questo con aziende e istituzioni che vogliano investire in un welfare innovativo, sostenibile e davvero orientato alla persona».
Fondazione Anffas Teramo rappresenta un caso esemplare di come un’organizzazione del terzo settore possa evolversi, integrando competenze specialistiche, innovazione e un impatto sociale concreto. Per imprenditori e manager interessati all’innovazione sociale, la Fondazione dimostra che investire in inclusione e benessere non è solo una questione etica, ma una scelta strategica per costruire una società più equa e sostenibile.
Per saperne di più
Fondazione Anfass Teramo: https://anffasteramo.it/
Articolo a cura di Antonio Dionisio

ANTONIO DIONISIO già direttore regionale di un’importante associazione imprenditoriale, nel 2016 intraprende l’avventura da temporary marketing & communication manager. Oggi è un comunicatore per professione e un volontario per servizio come presidente del Banco Alimentare Abruzzo Molise.
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