Tre giorni al Porto turistico Marina di Pescara per parlare dei tre fattori chiave per la competitività: transizione energetica, sostenibilità, competenze. Al centro i giovani talenti del territorio.

«Visionaria non è solo un evento ma un movimento verso un futuro in cui tornare ad essere protagonisti». Con queste parole, pronunciate dal presidente Gennaro Strever, si è chiusa a fine novembre la quarta edizione di Visionaria, l’Adriatic innovation forum organizzato dalla Camera di commercio Chieti Pescara ed Agenzia di sviluppo.

Oltre trenta talk con ospiti nazionali ed internazionali hanno caratterizzato Visionaria 2025, un evento che ha visto la partecipazione di partner strategici come SMAU, Regione Abruzzo, ICE – Istituto per il Commercio Estero, IA Spiegata Semplice e PA Social. Inoltre, sono stati distribuiti premi in denaro per un totale di dodicimila euro a start-up e giovani di talento, con ventidue nuove realtà in competizione. Settanta aziende consolidate del territorio hanno partecipato a tre tavoli strategici su temi di innovazione, industria 5.0 e sostenibilità. E poi 21 ragazzi, coadiuvati da mentor e digital evangelist, provenienti dalle tre università abruzzesi e non solo, raccolti intorno ad un fabbisogno aziendale di Fater Spa, il colosso di prodotti della persona con sede a Pescara.

Foto di gruppo degli ospiti di Visionaria
Il Tema della Sostenibilità al Centro dell’Evento Visionaria

Visionaria si è distinta per il suo allestimento focalizzato sulla sostenibilità. Molti dei materiali di arredo sono stati recuperati da tessuti di scarto delle aziende tessili abruzzesi, e numerosi complementi di design sono stati acquistati da aziende che riutilizzano materiali plastici e rifiuti, grazie ai risparmi di spesa dell’ente.

La location di Visionaria è stata definita da Pierantonio Macola, presidente di SMAU, «la più bella mai vista in tutte le edizioni di SMAU». Un impegno dell’ente camerale, quasi un obbligo, perché quando si parla di ambiente anche l’occhio vuole la sua parte e l’estetica diventa il fattore chiave di successo di una manifestazione in grado di distinguersi. Visionaria ha, infatti, ottenuto, quest’anno, il riconoscimento di “Eco Events” da parte di Legambiente, come evento, appunto, a basso impatto ambientale.

Il tema della sostenibilità, stavolta nell’accezione di parità di genere e riscatto dalle violenza, è stato cucito anche addosso ai gadget aziendali: le shopper sono state realizzate con scarti sartoriali di aziende di alta moda del territorio e rimesse insieme dai detenuti degli istituti circondariali di Chieti e Vasto nell’ambito di un programma di riqualificazione professionale, promosso dal Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Chieti Pescara e coordinato dalle associazioni per la prevenzione della violenza di genere Dafne ed Alpha.

L’Umanesimo Digitale: Il Ruolo dei Giovani e delle Competenze

Al centro dei tre giorni, il tema dell’umanesimo digitale: nell’epoca dell’intelligenza artificiale, le donne e gli uomini sono stati rimessi al centro. Guidati da una scia luminosa: quella dei giovani e delle loro competenze. In un momento di grande fragilità, i ragazzi escono vincenti da questo evento: hanno talento, determinazione, competenze da vendere, sono in grado di riconoscere la loro paura e giocarla come carta vincente. Un elemento che ha infatti contraddistinto questo format è stato avere dato agli start upper ed aspiranti imprenditori “cinque minuti per raccontarsi” e tre minuti per esporre a potenziali investitori la propria idea di business. Ventenni che hanno calcato lo stesso palco di rettori e mostri indiscussi del mondo dell’energia e della sostenibilità in un mix esplosivo. Un big bang di idee da cui partire per il futuro.

Alla guida una Camera di commercio all’avanguardia che, in pieno lock down, ha deciso di uscire dalla cortina dei palazzi e mettersi in gioco affrontando, con la prima edizione di Visionaria, i temi su cui si gioca la competitività del paese: primo fra tutti l’energia e poi la digitalizzazione e la valorizzazione delle competenze.

Da quei giorni di buio con fuori la tempesta del Covid, è nato un nuovo modo di fare “pubblica amministrazione” che è, adesso, diventato un modello di ispirazione per tutto il sistema camerale italiano, raccogliendo di anno in anno il seguito di Unioncamere, presente con il suo presidente Andrea Prete, ed Infocamere, il più grande gestore di dati pubblici europei che ha organizzato, a Visionaria, una tavola rotonda per presentare gli strumenti di intelligenza artificiale a cui presto gli enti ricorreranno.

La Ricetta del Successo di Visionaria: Imprese, Università e Pubblica Amministrazione

La ricetta del successo di Visionaria sta nel mettere insieme imprese, università e pubbliche amministrazioni all’interno di un dialogo costante in cui ogni elemento è un anello indispensabile ed indissolubile nella generazione di una nuova catena di valore. In questo sistema, la Camera di commercio Chieti Pescara e la sua Agenzia di sviluppo, hanno un ruolo trainante esprimendo la capacità del pubblico di diventare fautore di un cambiamento strutturale e duraturo.

Visionaria ha coinvolto su ogni tavolo tutti gli stakeholder di riferimento a livello nazionale: i grandi nomi del mondo dell’energia come Paolo Arrigoni, presidente GSE; Alberto Geri, professore universitario; Roberto Spezie, Terna Spa; Ilaria Bertini, direttrice Enea – Ente nazionale per l’energia elettrica; i direttori delle sedi ICE – Istituto del commercio estero di Egitto ed Etiopia che, durante l’evento, hanno trovato imprese (dicono alle telecamere della Camera di commercio) «visionarie, perché l’Africa rappresenta una grande opportunità di crescita per quei manager e capitani d’azienda che hanno visione e lungimiranza».

La ricetta del successo di visionaria sta nel mettere insieme imprese, università e pubbliche amministrazioni all’interno di un dialogo costante.

I Premi “Visionaria” alle Start-Up più Innovative

Ed a proposito di lungimiranza, Visionaria è stata in grado di accorpare negli anni tutte le competizioni in tema di start up del territorio, come Innovazioni di Confindustria, Cambiamenti di Cna e Oscar Green di Coldiretti, in un’ottica di sistema dove ognuno fa leva sull’altro per incentivare la crescita del territorio. A questo proposito le ventidue startup, provenienti dalle altre competizioni, si sono ritrovate su un unico campo di gioco per aggiudicarsi il premio dei premi, “Visionaria” che, questo anno, è stato conferito alla start up Exo Lab Italia ed all’idea di impresa Myconic.

La prima si occupa di sviluppare e commercializzare esosomi di origine vegetale, vescicole naturali estratte da frutta e verdura biologica coltivate in Italia. Questi esosomi, altamente biocompatibili e privi di tossicità, trasportano composti bioattivi come antiossidanti, polifenoli, vitamine e RNA/microRNA vegetali, che interagiscono con le cellule umane per ripristinare funzionalità compromesse. La seconda, Myconic, utilizza biotecnologie ed ecoprogettazione per creare biomateriali sostenibili a base di micelio (le radici dei funghi) e scarti agricoli e agroindustriali, sostituendo plastiche e altri materiali. I loro prodotti, interamente biodegradabili, promuovono un ciclo virtuoso nell’Economia Circolare, trasformando rifiuti in risorse e nutrendo il suolo.  

A loro, rispettivamente, due premi di diecimila euro e tremila euro, oltre ai servizi specializzati nello sviluppo di startup realizzati da Agenzia di sviluppo.

Articolo a cura della redazione