La rivoluzione energetica parte dall’Abruzzo con il progetto ITER: da Chieti a Cadarache, in Francia, si concretizza un traguardo frutto di anni di impegno, collaborazione internazionale ed eccellenza ingegneristica.

Il 5 marzo 2025 è stata scritta una pagina straordinaria della storia dell’energia, un racconto che inizia a Chieti Scalo, attraversa Ortona e arriva fino a Cadarache, in Francia. Tra i protagonisti di questa impresa c’è Walter Tosto, una realtà abruzzese che con i suoi prodotti ha conquistato il mondo. Questo traguardo riguarda il completamento del secondo settore del Vacuum Vessel per il progetto ITER, un componente che rappresenta il cuore dell’intero progetto e che, dopo essere stato fabbricato a Ortona, partirà per la centrale nucleare francese di Cadarache, dove segnerà un altro passo nella ricerca di una fonte di energia pulita e praticamente illimitata.»

Il Vacuum Vessel: cuore tecnologico del progetto ITER

Questa realizzazione non è solo una dimostrazione di eccellenza manifatturiera, ma anche un simbolo della cooperazione internazionale che caratterizza il progetto ITER. Il Vacuum Vessel è uno degli elementi fondamentali del reattore sperimentale, destinato a ospitare il plasma caldo in cui avverranno le reazioni di fusione nucleare. La sua realizzazione è il risultato di anni di impegno, studio e sperimentazione, ed è il frutto di una sinergia senza pari tra aziende, istituzioni e team di esperti provenienti da ogni angolo del mondo. La cerimonia che ha celebrato questo risultato straordinario si è svolta proprio a Ortona, nel cuore dello stabilimento Walter Tosto, e ha visto la partecipazione di esponenti di spicco delle istituzioni e dell’industria, confermando il ruolo di primo piano che l’Abruzzo e le sue aziende stanno giocando nel panorama globale.

Il ruolo strategico delle PMI europee nel progetto ITER

Un successo che va ben oltre il risultato tecnico. Il completamento del secondo settore del Vacuum Vessel segna una tappa importante per l’Europa e per l’Italia, non solo sul piano della ricerca energetica, ma anche in termini di crescita economica e sviluppo industriale. La collaborazione tra il mondo scientifico e quello industriale si traduce in una straordinaria opportunità di crescita per le piccole e medie imprese, che grazie al progetto ITER sono chiamate a partecipare attivamente alla realizzazione di una delle tecnologie più promettenti del futuro.

La cerimonia di Ortona è stata un momento di grande emozione, ma anche di orgoglio per tutti i partecipanti. A fare gli onori di casa Luca Tosto, il ceo della Walter Tosto. «Oggi raggiungiamo un traguardo straordinario – ha detto l’ad abruzzese – frutto di un impegno condiviso tra diverse realtà industriali che hanno trasformato questo sogno in un risultato eccezionale. La certezza del successo non era affatto garantita e ha rappresentato una vera e propria sfida per tutte le aziende coinvolte nel potenziamento e nella realizzazione di questo progetto. Come sempre, dietro a questi traguardi, la parte fondamentale sono le persone. È solo grazie all’impegno e alla professionalità di ogni singola maestranza che siamo giunti fino a qui oggi. Questo percorso, intrapreso con fiducia, ci ha rafforzato e reso più competitivi, dimostrando che siamo pronti a ricoprire un ruolo da protagonisti nella catena del valore del settore nucleare».

Una celebrazione a Ortona: l’industria italiana protagonista

A moderare i talk previsti per la giornata il direttore del quotidiano Il Centro, Luca Telese, insieme alla direttrice di Confimi Industria Abruzzo, Alessandra Relmi, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come queste, in grado di dare valore al patrimonio industriale e tecnologico del nostro Paese. A portare i saluti istituzionali, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha evidenziato come questo traguardo rappresenti il frutto di un lungo impegno che va avanti da anni. «Un successo a cui sono legato personalmente, frutto di una battaglia che ho iniziato tanti anni fa per portare l’Italia a investire nella fusione nucleare – ha dichiarato Marsilio – abbiamo lavorato per 15 anni per arrivare fino a qui, ma ora speriamo che il progresso acceleri. L’Abruzzo dimostra ancora una volta di essere protagonista nell’innovazione e nell’industria».

A rendere ancora più significativo l’evento, la presenza di Marc Lachaise, direttore di Fusion for Energy, che ha lodato il successo di ITER e l’importante ruolo che le aziende europee stanno giocando nel progetto. «Il completamento di questo settore – ha evidenziato Lachaise – dimostra le straordinarie capacità produttive dell’industria europea. La fusione nucleare è una delle risposte più promettenti alla sfida dell’energia del futuro, e con ITER stiamo facendo un altro passo importante verso l’utilizzo del potenziale di questa forma di energia pulita». Le sue parole sono state accolte con entusiasmo, confermando quanto sia cruciale il ruolo delle aziende europee in questa grande sfida. ITER, infatti, non è solo un progetto scientifico, ma una vera e propria piattaforma per l’innovazione, dove le piccole e medie imprese europee sono protagoniste di una trasformazione che ha impatti globali.

Dati tecnici e sfide ingegneristiche del Vacuum Vessel

La realizzazione del Vacuum Vessel di ITER è una delle sfide più complesse e ambiziose della storia dell’ingegneria. Ogni settore del reattore pesa circa 5.200 tonnellate, ha un diametro di 19,4 metri e un’altezza di 11,4 metri. La sua costruzione ha richiesto anni di lavoro, centinaia di migliaia di ore di saldature e lavorazioni, e un impegno costante da parte di esperti in metrologia, ingegneri e tecnici. Il risultato finale è un capolavoro di ingegneria che dimostra le capacità delle aziende europee di affrontare le sfide più difficili. A tal riguardo, Roberto Adinolfi, presidente di Ansaldo Nucleare, ha sottolineato il grande lavoro di squadra svolto dal consorzio AMW, che include anche Westinghouse e Walter Tosto: «Il completamento di questo settore conferma la forza della catena di fornitura europea e la nostra capacità di produrre componenti complessi di altissima qualità».

Luca Oriani, presidente di Westinghouse Long-Term Operations, ha parlato con orgoglio del lavoro svolto in collaborazione con gli altri partner, evidenziando come ogni settore completato rappresenti una testimonianza tangibile dell’impegno e dell’innovazione. «Siamo pronti a supportare la ricerca di energia nucleare pulita e sicura. Ogni settore rappresenta una tappa importante in questo progetto, e ogni azienda del consorzio ha dato il proprio contributo con passione e dedizione», ha spiegato Oriani.

Ciascun settore del Vacuum Vessel è una testimonianza della maestria tecnica, con 150 km di passate di saldatura e oltre 200.000 ore di lavoro necessarie per la sua realizzazione. Ogni fase della produzione è stata eseguita con una precisione maniacale, garantendo la massima qualità e sicurezza. Il secondo settore europeo, pronto per essere spedito nel marzo 2025, partirà dall’Italia e attraverserà il mare verso il porto di Fos-sur-Mer, a Marsiglia, da dove sarà trasportato fino al sito di ITER, a Cadarache, dove si integrerà nel reattore di fusione.

ITER e il futuro dell’energia pulita: una sfida globale

Il progetto ITER è solo l’inizio di una lunga strada verso un futuro energetico più pulito e sostenibile. Se il progetto avrà successo, potrebbe fornire una fonte di energia praticamente illimitata, in grado di rivoluzionare il nostro approccio alla produzione di energia. La fusione nucleare, infatti, è il processo che alimenta il sole, e con ITER si cerca di replicarlo sulla Terra, aprendo la strada a una nuova era di energia pulita. Con il supporto delle PMI europee, delle grandi aziende e delle istituzioni, ITER si conferma come uno dei progetti più promettenti del nostro tempo, e rappresenta una speranza concreta per un futuro migliore.

Fusion for Energy (F4E), l’organizzazione dell’Unione Europea che contribuisce al progetto ITER, ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di questo ambizioso programma. F4E, infatti, è impegnata non solo nello sviluppo di componenti ad alta tecnologia, ma anche nella ricerca sulla fusione nucleare e nella preparazione della costruzione di reattori dimostrativi di fusione (DEMO). La sua missione è chiara: creare un futuro energetico più pulito e sicuro per le generazioni a venire.

Massimiliano Tacconelli, VP Big Science e Nuclear Director della Walter Tosto, nel corso della cerimonia, ha espresso parole cariche di orgoglio ed emozione, con un toccante intervento, parlando di come questo progetto abbia segnato la sua vita professionale e personale. «Quindici anni di impegno, sacrifici e sfide. Ogni ora, ogni sabato e ogni domenica lavorata ci ha portato a questo traguardo, e ogni passo che abbiamo fatto insieme ci ha reso più forti e pronti ad affrontare il futuro», ha detto Tacconelli, con emozione.

titoletto

L’evento di Ortona è stata una vera celebrazione del lavoro di squadra, della passione e dell’impegno che hanno portato a questo straordinario risultato. Sul palco, il CEO Luca Tosto e il manager Tacconelli hanno premiato simbolicamente tutti coloro che hanno contribuito a questo successo. Tra i premiati, Stefano Rossi di Walter Tosto, che ha ritirato una stampa 3D del settore del Vacuum Vessel, e Marcello Parodi di Ansaldo Nucleare, Jean-Marc Leleu di Westinghouse e Marc Lachaise di Fusion For Energy. Un riconoscimento speciale è stato dato anche ad Alessandro Bonito Oliva, Head of Tokamak ITER Organization, per il suo impegno e la leadership nel coordinare uno dei progetti più ambiziosi e complessi della storia dell’energia.

Ogni riconoscimento rappresenta il lavoro e la dedizione di una squadra che ha fatto della collaborazione e della sinergia il proprio punto di forza. L’entusiasmo e la gratitudine che si respiravano nell’aria durante la cerimonia non erano solo per il successo tecnico, ma anche per il legame che unisce tutte le persone coinvolte nel progetto, dalle piccole e medie imprese alle grandi aziende, dalle istituzioni locali alle organizzazioni internazionali. Questo risultato è la prova tangibile che l’unione delle forze è la chiave per affrontare le sfide più difficili e per costruire un futuro migliore.

Il viaggio del secondo settore del Vacuum Vessel verso Cadarache è solo un ulteriore passo verso una lunga e straordinaria avventura che coinvolgerà tante altre realtà industriali e scientifiche. Ma, soprattutto, è la dimostrazione che, con impegno e visione, è possibile realizzare l’impossibile. Con ITER, l’umanità sta facendo un passo fondamentale verso un futuro energetico pulito e sicuro, e l’industria abruzzese, con Walter Tosto, sta facendo sentire il suo contributo nel cuore di questa rivoluzione.

Per saperne di più:
Altri articoli sulla Walter Tosto Spa

Articolo a cura della redazione