Tra premi speciali e new entry, il Reale di Niko Romito conquista le Tre Forchette e la vetta della classifica della Guida Ristoranti d’Italia 2025, a pari merito con il Piazza Duomo di Enrico Crippa.

Il pluristellato ristorante Reale di Niko e Cristiana Romito a Castel di Sangro punta di diamante della ristorazione italiana. L’ennesima conferma arriva dalla nuova edizione della Guida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso, che premia il ristorante abruzzese con l’eccellenza delle Tre Forchette e un punto in più (97 centesimi) rispetto allo scorso anno, portandolo in vetta alla classifica a pari merito con il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba.

I migliori ristoranti della Guida Gambero Rosso 2025

Pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, ma di due gradini più in basso, si trovano altre due perle: il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico e a Modena Osteria Francescana di Massimo Bottura, che conquista anche il premio speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde, sempre a Modena, cuore pulsante della cultura gastronomica italiana.

Per lo chef abruzzese di Rivisondoli è un motivo di orgoglio in più essere consacrato star dell’alta ristorazione nazionale dal Gambero Rosso. La Guida segnala il Reale dei Romito come migliore cucina d’Abruzzo insieme al Villa Maiella della famiglia Tinari a Guardiagrele («un locale che ha conosciuto diverse vite, le cui intenzioni sono chiare e perseguite con coerenza: raccontare una regione tra le meno conosciute d’Italia dalla prospettiva del palato e della cultura di un popolo»), al ristorante La Bandiera della famiglia Spadone a Civitella Casanova e al Mammaròssa ad Avezzano.

La cucina del Reale secondo il Gambero Rosso

Ecco quanto la nuova e rinnovata edizione della Guida del Gambero, curata da quest’anno da Valentina Marino e Annalisa Zordan, riporta dell’esperienza gastronomica al Reale di Castel di Sangro: «Per Romito la ricerca non si ferma mai, e non riguarda solo le tecniche ma anche i concetti, perché siamo davanti a uno dei cuochi più pensanti della scena italiana. La sua carriera è stata una collezione di ribellioni, di controdeduzioni: il pane che diventa portata, il fine dining che si industrializza per diventare democratico, il vegetale che si fa protagonista rivelando vertigini di espressività.

L’attuale carta (Degustazione Reale, 210 euro) è un viaggio nel suo mondo, una terra di passaggio che porterà a nuove sedizioni, che riserva emozioni clamorose. Su tutti un piatto ci ha letteralmente emozionato per sapore e profondità: l’anguilla, limone, aglio arrostito e peperoncino». Quindi il cenno alla sala, nelle mani sapienti di Cristiana, sorella di Niko, «che detta i tempi di un servizio semplice perfetto e decisivo nell’esperienza complessiva», e alla cantina, firmata Gianni Sinesi, che «viaggia su rotte poco battute, seguendo l’istinto affilato di uno dei sommelier più chiaroveggenti d’Italia».

L’Abruzzo, una regione gastronomicamente poco esplorata

Benché il lavoro del Reale sia «frutto di una visione nuova, un lavoro coerente tra sala, cucina e cantina», parola di chef Romito, l’Abruzzo secondo il Gambero è regione «gastronomicamente e culturalmente poco esplorata». Che però riserva belle sorprese valorizzando i prodotti tipici regionali e combinandoli con tendenze moderne. Nello specifico si segnala il ristorante Bottega Culinaria di Cinzia Mancini a San Vito Chietino che si aggiudica, unico in Abruzzo, 2 Forchette Verdi per la grande attenzione alla sostenibilità, per dirla con le parole della chef sanvitese «l’ambizione di costruire un sistema che sia più di un ristorante, un luogo capace di generare benessere». «Un lavoro costruito con gli anni – sottolinea Cinzia Mancini – che ci trova profondamente responsabili verso il nostro territorio».

Le new entry nella Guida Ristoranti d’Italia 2025

Tra le new entry dell’edizione 2025 della Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso si distingue Førma Contemporary Restaurant del giovane chef aquilano Simone Ciuffetelli e Roberta Milone (sala) nel centro storico dell’Aquila, ai piedi della monumentale basilica di San Bernardino. Aperto quattro anni fa a ridosso della pandemia, il progetto di ristorazione di dichiarato stampo europeo Førma interpreta brillantemente la rinascita culturale e gastronomica del capoluogo di regione. Così la Guida: «Visione internazionale, radici ben salde nel territorio. Sono i cardini intorno ai quali ruota il progetto di Simone Ciuffetelli (esperienze a Melbourne e Copenaghen) e Roberta Milone, coppia anche nella vita. C’è un menù degustazione, 7 portate a 60 euro, altrimenti si pesca da una carta snella e contemporanea eseguita con tecnica rodata e gran gusto”. Tra i piatti citati «gli eleganti fedelini freddi al limone e scampo scottato e la tartare di capriolo e lamponi».

La cucina abruzzese: tra tradizione e innovazione

Tre Gamberi, tetto di eccellenza nell’osteria, al Vecchia Marina a Roseto degli Abruzzi, una delle tavole ittiche più schiette e goduriose del litorale adriatico «grazie all’attività di una famiglia, i D’Ignazio – riporta il Gambero – che dagli anni Duemila porta avanti con invidiabili forza, rigore, passione e sapienza la bandiera della tradizione della zona, l’acquisto del miglior pescato rintracciato tutte le notti nelle aste della costa». Mentre il ristorante abruzzese premiato per il miglior rapporto qualità prezzo (simbolo dello Smile in Guida) risulta essere Zunica 1880 a Civitella del Tronto, insegna baluardo della tradizione in feconda simbiosi con innovazione e creatività, garantita da giovani e qualificati chef brillantemente individuati dal patron Daniele Zunica.

A intervenire sul tema è anche Luca Tosto, presidente di Confimi Industria Abruzzo, che segue con grande attenzione l’evoluzione della normativa. «Un aspetto che va chiarito riguarda sicuramente la tempistica. Per le grandi aziende i tempi sono troppo stretti, considerando che, sebbene la normativa abbia effetto retroattivo dal primo gennaio 2024, è stata definita solo a settembre 2024, con scadenza per gli investimenti fissata al 31 dicembre 2025». Inoltre, Tosto evidenzia un altro punto cruciale: «Per le PMI organizzare il 20% di acconto sul bene in un mese per concludere la pratica non è sempre semplice, soprattutto in un periodo in cui i tassi devono essere continuamente negoziati e monitorati».

Un panorama gastronomico in continua evoluzione

Come ben sintetizza il Gambero, la ristorazione abruzzese mantiene vive le tradizioni culinarie locali, mentre si sperimentano proposte innovative per attrarre un pubblico più ampio. Lo dimostrano le ben 17 nuove entrate delle 75 insegne presenti in Guida. Queste le new entry: Hostaria Zedi ad Atri, Osteria Pchior a Colonnella, Rotta Cucina e Ristoro dell’Hotel 900 a Giulianova , Entroterra a Teramo, Osteria dei Maltagliati a Torano Nuovo, Locanda Mausonium a Campotosto, Costa di Maggio a Fontecchio, Pasqualina a Lucoli, La Stozza a Ovindoli, Førma Contemporary Restaurant a L’Aquila, Corso Stretto a L’Aquila, Còttabo – Pratiche di Cibo e Vino a Lanciano, Tapanì a Ortona, La Torre di Pretoro a Pretoro, Feluma Bistrot a San Giovanni Teatino, La Fabbrica del Vino a Pescara, Il Pirata a Pescara.

Uno scenario sfaccettato, che interpreta la tendenza in atto a livello nazionale, vale a dire «ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari». «Il mondo della ristorazione – racconta il Gambero – sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l’esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall’onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva».

Articolo a cura di Jolanda Ferrara

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