CER Pescara: energia condivisa, valore per le imprese
Grande partecipazione all’evento Confimi del 27 maggio: presentato il modello di Comunità Energetica promosso dal Comune di Pescara insieme a Walter Tosto S.p.A. e Pescara Energia.
Si è svolto il 27 maggio, nella sala conferenze della Walter Tosto S.p.A., l’evento promosso da Confimi Industria Abruzzo, in collaborazione con il Comune di Pescara, per presentare alle PMI un modello concreto di transizione energetica partecipata: la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) Pescara.
L’evento si è inserito all’interno del Local Green Deal sottoscritto tra il Comune di Pescara e Walter Tosto S.p.A., un accordo volontario pubblico-privato che mira a realizzare azioni concrete per la sostenibilità energetica, l’innovazione industriale e la decarbonizzazione.




Un modello di sviluppo integrato per il territorio
«Con la CER Pescara abbiamo voluto creare uno strumento in grado di rispondere alle specifiche esigenze del nostro tessuto produttivo» ha dichiarato il sindaco di Pescara, Carlo Masci. «La transizione verde, energetica e digitale rappresenta una nuova cultura dello sviluppo urbano. A Pescara abbiamo scelto di affrontarla costruendo alleanze solide tra amministrazione comunale e sistema produttivo»
Fabrizio Berardi, dottore commercialista e Project manager del progetto Intelligent Cities Challenge per il Comune di Pescara: «La CER rappresenta molto più di un’iniziativa energetica. È uno strumento operativo del percorso avviato attraverso i Local Green Deal. Si inserisce in un modello di governance collaborativa per decarbonizzazione, innovazione e sostenibilità industriale».
Il termometro delle PMI pescaresi
La survey realizzata da Confimi Abruzzo ha rilevato che molte imprese considerano complesse le procedure di adesione e temono i costi iniziali, ma oltre la maggioranza ritiene fondamentale accelerare verso modelli energetici più sostenibili.«Questi dati ci indicano chiaramente la direzione da seguire – ha commentato il presidente di Confimi Abruzzo, Luca Tosto -. Dobbiamo semplificare le procedure e comunicare efficacemente i benefici della CER».
Il fattore ESG come leva competitiva
Durante la tavola rotonda, moderata dalla Gilda Antonelli, docente dell’Università Gabriele d’Annunzio, è stato ribadito il ruolo centrale che la sostenibilità, nelle sue tre dimensioni ambientale, sociale e di governance, gioca oggi nella definizione delle strategie aziendali, anche per le PMI.
«L’integrazione dei criteri ESG non è più un’opzione, ma elemento strategico per competitività e accesso al mercato» ha affermato Gilda Antonelli.
«Le imprese che operano all’interno di filiere strutturate si trovano sempre più spesso a dover rendicontare il proprio impatto ambientale – ha evidenziato Stefan Grbovic di TreeBlock – L’adesione alla CER può trasformarsi in un vantaggio competitivo concreto, soprattutto se supportata da strumenti digitali che semplificano la raccolta e l’analisi dei dati ESG».
Una prospettiva condivisa anche dai rappresentanti delle aziende Confimi presenti all’evento, che hanno sottolineato come i criteri di sostenibilità stiano progressivamente influenzando l’accesso al credito e le relazioni commerciali all’interno delle catene di fornitura. «Non è più solo una questione di compliance normativa, ma un vero e proprio fattore di competitività» ha sintetizzato Fabio Morosi di On Display.
Lorenzo Di Berardino, CEO di Apio: «Grazie a IoT, Blockchain e AI, oggi è possibile monitorare consumi, prevedere produzione e domanda, gestire scambi energetici in tempo reale. Il vero freno non è la tecnologia, ma l’assenza di modelli di business innovativi».
Il Local Green Deal come modello virtuoso
L’esperienza del Local Green Deal tra il Comune di Pescara e Walter Tosto S.p.A. rappresenta la dimostrazione tangibile di come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare valore condiviso. Questo accordo permette di sviluppare progetti concreti nell’ambito della decarbonizzazione e della sostenibilità sociale coniugati a eventi di condivisione delle best practices creando un precedente virtuoso che la CER Pescara intende replicare su scala più ampia.
Durante l’evento, i rappresentanti dell’azienda hanno illustrato come questa partnership porterà a un duplice beneficio: da un lato si rafforza il perseguimento degli obiettivi di riduzione della CO2 aziendale, dall’altro un miglioramento dell’impronta ecologica del territorio circostante. Un modello che potrebbe essere esteso anche ad altre realtà imprenditoriali di rilievo del territorio pescarese.
La roadmap operativa della CER Pescara
Franco Feliciani, Energy Manager CER Pescara, ha delineato la roadmap operativa della comunità energetica: «Dopo la fase di avvio con edifici pubblici e aziende pioniere, siamo pronti ad accogliere più imprese. L’obiettivo è raggiungere massa critica per massimizzare i benefici».
I passaggi per l’adesione sono stati volutamente semplificati: una manifestazione d’interesse iniziale, seguita da un’analisi dei profili di consumo e produzione energetica, fino alla formalizzazione dell’adesione attraverso un contratto standardizzato.
I vantaggi concreti per le imprese
Dai lavori dell’evento è emerso un quadro articolato dei benefici che le imprese possono trarre dall’adesione alla CER Pescara:
- riduzione dei costi energetici, con un impatto diretto sulla competitività aziendale;
- miglioramento del profilo ESG, aspetto sempre più rilevante nei rapporti di filiera e nell’accesso al credito;
- valorizzazione della propria immagine aziendale in chiave sostenibile;
- accesso a incentivi e agevolazioni previste dalla normativa vigente;
- partecipazione a una rete di collaborazioni con altre realtà imprenditoriali e istituzionali;
- sviluppo di competenze interne nel campo della gestione energetica.
«Non solo benefici economici diretti, ma posizionamento strategico – ha commentato Franco Feliciani, Energy Manager Pescara Energia -. La CER offre alle imprese di essere protagoniste della transizione».
Il Sistema nazionale di monitoraggio è gestito dall’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione Europea (IGRUE) presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Sistema, come previsto nell’Accordo di Partenariato, risulta funzionale a un monitoraggio accentrato dei programmi cofinanziati dai fondi comunitari, inclusi quelli finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione, e rappresenta a livello nazionale la fonte dati di riferimento per le elaborazioni richieste nei diversi rapporti e documenti ufficiali sullo stato di avanzamento dei Programmi operativi nei confronti della Commissione europea.
Il ruolo attivo dell’amministrazione comunale.
Un elemento distintivo della CER Pescara è il ruolo proattivo svolto dall’amministrazione comunale, che non si limita a promuovere l’iniziativa, ma ne è parte integrante e attiva. «Il Comune partecipa concretamente, mettendo a disposizione edifici e competenze. La presenza attiva dell’amministrazione rappresenta garanzia per le imprese» ha sottolineato il Presidente della Commissione Ambiente e Parchi del Comune di Pescara, Alessandro D’Alonzo.
Prospettive future per il territorio.
L’evento ha tracciato con chiarezza le prospettive evolutive della CER Pescara e il suo potenziale impatto sistemico sullo sviluppo locale.
«L’obiettivo non è soltanto aumentare la quota di energia rinnovabile prodotta localmente, ma costruire un ecosistema Collaborativo in grado di generare nuove opportunità di crescita e innovazione» ha concluso il sindaco di Pescara, Carlo Masci.
Al termine dell’evento, numerose imprese hanno manifestato il proprio interesse ad aderire alla CER Pescara, compilando i moduli di pre-adesione messi a disposizione dagli organizzatori. Un segnale incoraggiante che lascia presagire sviluppi significativi nei prossimi mesi, con potenziali ricadute positive sull’intero sistema economico locale.
Articolo a cura di Marzia Mazzoni

MARZIA MAZZONI è la Sustainability Manager presso Walter Tosto S.p.A. Con oltre quindici anni di esperienza nella finanza agevolata e dieci nella sostenibilità aziendale, si occupa dell’integrazione strategica della sostenibilità nelle politiche aziendali. Promuove l’adozione di pratiche ESG e coordina progetti europei di Ricerca & Sviluppo incentrati sulla transizione energetica e l’innovazione sostenibile. Supervisiona le rendicontazioni di sostenibilità in conformità ai principali framework e normative, tra cui GRI e CSRD. Inoltre, monitora e ottimizza le performance ESG dell’azienda nei sistemi di rating di sostenibilità, come CDP ed EcoVadis, e guida il miglioramento continuo degli impatti ambientali, sociali e di governance.
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