Infrastrutture, un grido d’allarme

Presentato in Camera di commercio Chieti Pescara il Libro bianco delle infrastrutture, un lavoro corale a firma di istituzioni ed imprese, per fissare le priorità da perseguire.

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Presentato in Camera di commercio Chieti Pescara il Libro bianco delle infrastrutture, un lavoro corale a firma di istituzioni ed imprese, per fissare le priorità da perseguire.

In Abruzzo, le esportazioni contribuiscono per circa il 26 per cento alla formazione del PIL regionale. Nel 2022 il commercio estero ha totalizzato 14,3 miliardi di euro con un saldo positivo di circa 3,4 miliardi, rappresentando lo 0,8 per cento del totale nazionale ed il 21 per cento dell’Italia meridionale. In testa, troviamo la provincia di Chieti con il 59 per cento dell’export regionale, seguita da Teramo, L’Aquila e Pescara. Le modalità di trasporto maggiormente utilizzate riguardano il trasporto su strada (48 per cento), seguito da quello marittimo. Al terzo posto si posiziona la modalità aerea ed, infine, il trasporto ferroviario.  

Nonostante il peso dell’export in Abruzzo, però, il tema delle infrastrutture è ancora preso troppo alla leggera. Restano cruciali gli annosi nodi relativi a: Trignina, Fondo Valle Sangro, adeguamento sismico dell’A24 e dell’A25, prolungamento del tratto stradale della Teramo mare e potenziamento dei porti di Ortona e Vasto. In ambito ferroviario, si attende il raddoppio della linea ferroviaria ed il potenziamento del collegamento Roma, Terni, L’Aquila. A questo proposito lo scorso 27 marzo, in Camera di commercio Chieti Pescara, è stata presentata la nuova edizione del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Abruzzo. Il libro bianco è realizzato dalla Camera di commercio di Chieti Pescara in collaborazione con la Camera di Commercio del Gran Sasso, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Un lavoro corale, scritto a più mani, dalle istituzioni e dalle imprese, che dà voce alla realtà. Ma quali sono le priorità urgenti che rispondono ai fabbisogni logistici ed infrastrutturali del sistema imprenditoriale abruzzese? Lo abbiamo chiesto, in occasione della giornata di presentazione del Libro bianco, a Gennaro Strever, presidente della Camera di commercio Chieti Pescara.

Presidente Strever cosa chiedono le imprese abruzzesi?
«L’indagine nazionale sui fabbisogni logistici e infrastrutturali del mondo economico, realizzata nel 2023 e che ha coinvolto oltre 350 imprese abruzzesi, evidenzia una convergenza su tre interventi prioritari da parte di tutte le imprese: interventi relativi alle Autostrade A24 e A25 con adeguamento sismico dei viadotti e adeguamento delle gallerie e dell’infrastrutture; potenziamento del collegamento ferroviario L’Aquila-Rieti-Roma e potenziamento infrastrutturale e raddoppio Pescara-Roma. Tra gli altri interventi risultano prioritari il potenziamento della linea Adriatica e il raddoppio Pescara-Bari, mentre solo per le imprese medio-grandi un’ulteriore opera ritenuta estremamente significativa riguarda il prolungamento tratto stradale Teramo-Mare SS 80».

Cosa sta facendo la Camera di commercio per venire incontro a queste richieste?
«Il tema delle infrastrutture è da sempre centrale nelle politiche di intervento dell’ente che partecipa attivamente ai percorsi di sviluppo regionali e interregionali fornendo analisi, ipotesi di intervento e contribuiti operativi. A dimostrazione di questo, si è anche insediata, presso la nostra Camera, una Commissione, dedicata ai trasporti, con l’obiettivo di porre all’attenzione dei decisori politici e delle istituzioni i bisogni delle imprese. Nell’ultima giunta, inoltre, è stato approvato un protocollo di intesa tra le due Camere di commercio abruzzesi e la Regione che ha l’obiettivo di analizzare i fabbisogni infrastrutturali e proporre soluzioni concrete e sostenibili, in grado di rispondere alle esigenze ormai indifferibili del sistema imprenditoriale».

Quali sono le priorità da perseguire?
«Dal punto di vista geografico, il territorio abruzzese si colloca in una posizione strategica per l’intero Paese. Si trova infatti al crocevia del corridoio adriatico (nord-sud) e quello tirrenico (est-ovest). Un’infrastruttura moderna risulta quindi fondamentale per lo sviluppo, sia locale sia dell’intero sistema Paese, con particolare riferimento ai settori del commercio e del turismo. In quest’ottica, le conferme degli investimenti previsti su grandi opere come la Pescara-Roma e la Pescara-Bari costituiscono una grande spinta alla crescita del territorio. Infrastrutture come queste, oltre a costituire un potenziamento dei collegamenti di maggior rilevanza, puntano ad offrire servizi di trasporto sostenibili ed in linea con i target europei di riduzione delle emissioni legate al trasporto».

A cura di Maura Di Marco