L’economia circolare di Adriatica Oli

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Unazienda specializzata nella gestione attenta e innovativa dei rifiuti. Da oltre 35 anni si occupa della gestione del sistema di raccolta differenziata di oli vegetali esausti e del trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non

Adriatica Oli, una realtà che nasce dalla cultura dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. L’impegno nel mondo dei rifiuti, per l’azienda, è una costante sfida il cui obiettivo è rendere produttivo ciò che viene ritenuto obsoleto, trasformando i rifiuti in risorse. Specializzata nella gestione innovativa dei rifiuti ha sede nelle Marche, ma opera in tutta Italia, specialmente in Abruzzo, Lombardia e Lazio, grazie a una consolidata rete di partner costruita nel corso degli anni, che le consente di disporre di strutture tecnico operative per gestire in sicurezza e in maniera ottimale la sua attività.

Da oltre 35 anni si occupa del trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (come toner, frigoriferi, filtri, neon, apparecchiature elettriche ed elettroniche) e poi gestisce il sistema di raccolta differenziata di oli vegetali esausti provenienti da ristoranti, industrie alimentari, Comuni e famiglie.

«Adriatica Oli – spiega l’amministratore unico e proprietario Giorgio Tanoni – è stata costituita nel 1984 da mio padre, Luigi, mentre il mio ingresso in azienda risale al 1994».In Abruzzo, l’azienda è presente con un impianto di deposito a Montesilvano da giugno 2020, mentre la lavorazione degli oli esausti avviene a Montecosaro, in provincia di Macerata. Inoltre, copre l’intera regione abruzzese per quanto riguarda il ritiro degli oli esausti nei ristoranti e quello degli oli di frittura prodotti dalle famiglie.

«L’economia circolare, in questo settore, la possiamo individuare pensando a un trattore che consuma del carburante durante la raccolta delle olive» illustra Tanoni. «Queste – prosegue – vengono poi utilizzate per la produzione di olio impiegato in cucina, che trasformiamo in materia prima da conferire alle bioraffinerie per la produzione di biodiesel. Lo stesso che alimenta il trattore di cui sopra, chiudendo il cerchio».

Trasparenza, ascolto e responsabilità sociale sono i valori su cui si basa Adriatica Oli, garantendo un servizio completo e su misura” di altissima qualità, grazie a un team altamente organizzato e professionale. Punti di forza che l’azienda offre perchè pienamente consapevole che l’impegno nel settore dei rifiuti non sia soltanto un lavoro, ma un vero e proprio servizio per lintera comunità.

Perchè? «Perchè lo scorretto smaltimento dei rifiuti provoca danni ambientali inestimabili – afferma il proprietario -, basti pensare, ad esempio, che 4 kg di olio vegetale esausto inquinano una superficie d’acqua estesa come un campo di calcio. Grazie alla raccolta differenziata, invece, questo viene recuperato e trasformato in nuovi prodotti come inchiostri, saponi, nuova energia e biodiesel. Ecco quello che intendiamo con “economia circolare”: un riciclo concreto e virtuoso dei rifiuti che, recuperati e trasformati, acquisiscono un valore nuovo nel rispetto dell’ambiente».

Tanoni pone al centro la persona. «Partendo dal presupposto che lavoro in azienda dall’età di 24 anni – racconta – ho sempre cercato di avvalermi di professionisti capaci che potessero affiancarmi. Ciò mi ha portato alla selezione e alla ricerca continua di collaboratori che fossero coinvolti dal punto di vista anche emotivo nell’attività. Persone di fiducia. E la fiducia la si crea attraverso una relazione sociale vera. Ho rapporti con tutti i miei dipendenti, una sessantina. Quello che cerco di fare è creare un ambiente di lavoro ottimale, dove si lavora e si produce ma non si trascura il fattore umano. Abbiamo quasi tutte le settimane un compleanno da festeggiare. Il lavoratore deve poter contribuire al miglioramento dell’azienda e sentirsi parte di essa».

«La pandemia da Covid-19 – ripercorre Tanoni – ha influito sulla nostra attività con dei picchi di lavoro intenso proprio nel settore della raccolta di rifiuti ad alto rischio infettivo. L’azienda ha tenuto molto bene con tutte le difficoltà del periodo anche grazie alla disponibilità ed elasticità dei suoi dipendenti».

Adriatica Oli ha in cantiere molteplici progetti, negli ultimi due anni sta investendo nella digitalizzazione dell’impresa. «Abbiamo industrializzato la funzione di un dispositivo per la lettura del livello dell’olio nei contenitori – illustra l’imprenditore marchigiano -, il quale fornisce la mappatura in tempo reale di quelle che sono le quantità disponibili presso tutti i nostri clienti consentendoci, attraverso l’intelligenza artificiale, di elaborare un algoritmo che ci permette di poter essere presenti sul territorio con delle regole ben precise, a partire dalla logistica. Dall’orario di uscita dell’automezzo al luogo dove andare a ritirare l’olio, dal rilevamento del dato sulla quantità effettiva di prodotto al tempo che impiega il trasporto attraverso il percorso migliore. Il tutto a vantaggio di un minor impatto in termini di emissioni di Co2 in atmosfera». Conciliando digitalizzazione e sostenibilità ambientale, Adriatica Oli, nella logistica di raccolta, sarà la prima azienda ad adottare una tecnologia di questo tipo, un modello nel mercato europeo. Inoltre, l’impresa marchigiana sta sviluppando un’app per il cliente che traccia tutte le procedure burocratiche ambientali necessarie alla gestione dei rifiuti speciali.

La ricerca del miglioramento continuo dei singoli processi aziendali si focalizza attraverso il modo con i quali questi sono svolti o migliorati. La filosofia aziendale si è concretizzata attraverso il conseguimento e il mantenimento di certificazioni ambientali

fondamentali per destinare l’olio al mercato dei biocarburanti. «Attraverso il dispositivo tecnologico che stiamo mettendo a punto, puntiamo a inviare il messaggio anche a una struttura blockchain in modo tale da certificare tutta la filiera», specifica Tanoni.

Fondamentale, per l’azienda, un lungo percorso orientato alla comunicazione «perché – informa la proprietà – entrando in contatto con realtà municipalizzate ci siamo resi conto dell’importanza di informare e sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti, per incentivarli nella raccolta di oli esausti. Abbiamo iniziato a fare comunicazione sin dal 2004 – continua Tanoni – attraverso una serie progetti di educazione ambientale nelle scuole, diffondendo materiale divulgativo alla cittadinanza. Nel 2009, a Roma e in tutto il Lazio, abbiamo coinvolto 70 scuole elementari premiando chi raccoglieva più olio».

È così che nasce un nuovo asset, la società Goodcom, inaugurata nel 2019, che si occupa sensibilizzazione sul tema dell’economia circolare. Recuperare i rifiuti piuttosto che smaltirli è “l’ecologia delle idee” di una realtà lungimirante che cavalca l’onda del presente per un futuro migliore e un mondo più sostenibile.

Per saperne di più

adriaticaoli.com

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