Il progetto europeo AdSWiM per una migliore qualità del mare Adriatico promuove percorsi didattici gratuiti a Pescara

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Dal 30 gennaio al via corsi per insegnanti, laboratori per alunni delle scuole primarie e visite guidate al depuratore

La qualità e la protezione dell’ambiente sono una questione di grande attualità e importanza. Il progetto europeo di cooperazione transfrontaliera AdSWiM unisce il mondo della ricerca e delle istituzioni per lo studio e per il monitoraggio dell’Adriatico con l’obiettivo di valutare e migliorare la qualità del mare, attraverso la gestione delle acque reflue urbane, operando sul ruolo degli impianti di depurazione e ragionando su come ciascun cittadino possa partecipare alla protezione dell’ambiente. «Il sistema marino-costiero deve essere conosciuto per carpirne il valore e la fragilità e comprendere perché sia importante proteggerlo. Con questo spirito abbiamo organizzato dal 21 gennaio all’8 giugno 2021 un percorso didattico laboratoriale destinato alle scuole e quindi agli insegnanti e agli alunni, inserito in una campagna di diffusione e formazione nazionale e transfrontaliera che si intitola Vivi il Mare? Do you Sea?», spiega la coordinatrice del progetto Sabina Susmel, ricercatrice in chimica analitica presso il dipartimento di Scienze AgroAlimentari Ambientali e Animali – DI4A dell’Università degli Studi di Udine.

Il percorso didattico, patrocinato dall’Università degli Studi di Udine, è gratuito per tutti i partecipanti e comprende un corso di formazione con laboratori applicativi per gli insegnantiun percorso laboratoriale con visite guidate al depuratore per gli alunni. Il progetto partirà dal 30 gennaio a Pescara e riguarderà anche altre città quali Udine, Fano, Pola, Spalato. I corsi si svolgeranno da remoto o in presenza, in base alla situazione sanitaria.

«Insieme a 11 partner e collaboratori tra Agenzie per l’ambiente regionali, docenti, cooperative e agenzie di comunicazione, abbiamo iniziato a strutturare il percorso già dopo la prima annualità progettuale, il 2020», prosegue Susmel. «La situazione sanitaria ci ha spronati a innovare le nostre proposte. Abbiamo potuto così ampliare il percorso in 8 lezioni per essere visibili e raggiungibili grazie ai webinar gestiti con le applicazioni e gli strumenti con cui gli insegnanti sono abituati a lavorare con la DAD. Approfondiremo diversi argomenti legati all’idea di educazione alla sostenibilità dell’ambiente costiero e marino-costiero: dai nutrienti alle alghe inquinanti, dalle dune ai fondali marini alle specie vegetali spiaggiate, passando per il funzionamento del depuratore e la gestione delle acque reflue. Gli insegnanti vengono “ingaggiati” per ragionare sulle strategie didattiche migliori per veicolare tali contenuti». Per Ester Zazzero, Project Manager AdSWiM per il Comune di Pescara, «l’obiettivo è quello di sensibilizzare grandi e piccoli alle problematiche dell’inquinamento marino promuovendo buone pratiche di gestione dell’acqua. La formazione è un aspetto importante del progetto poiché vogliamo portare i giovani cittadini del territorio abruzzese a riflettere sul ruolo partecipato che possono avere nel determinare la qualità dell’ambiente».

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