«Guardiamo avanti con fiducia e impegno»

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«Sto constatando un grande desiderio di riscatto da parte degli imprenditori abruzzesi». Intervista al neo assessore regionale allo Sviluppo economico, Mauro Febbo

Accesso al credito, fondi Ue, Zes, innovazione, industria 4.0, turismo e cultura. Sono queste le parole chiave del neo assessore regionale alle Attività produttive (Industria, Commercio, Artigianato), Turismo, Beni culturali e Spettacolo, Mauro Febbo. Innumerevoli deleghe per un solo uomo politico, che in realtà non rappresentano un ostacolo, bensì una sfida che punta alla «ripresa e al riscatto» del tessuto produttivo del territorio.
Ottimista e proattivo, Febbo ci confessa di aver cominciato con il piede giusto il suo cammino con la nuova Giunta regionale: «Mi sembra che si cominci a respirare un’aria nuova. Nonostante le innegabili difficoltà, sto constatando vitalità e voglia di fare da parte delle imprese e degli imprenditori abruzzesi. Guardiamo avanti con fiducia e impegno».
In questo percorso, l’apporto programmatico e finanziario a regia regionale sarà fondamentale. E nell’intervista che ci ha concesso l’assessore, snoccioleremo ogni questione.

Meno 2 mila 366 imprese in Abruzzo in questi ultimi 5 anni, una flessione 3 volte
superiore a quella registrata in ambito nazionale. Il sistema produttivo abruzzese ha bisogno di cambiare passo. In che modo la Regione Abruzzo sosterrà la competitività delle imprese, in particolare delle micro-imprese?

«La regione viaggia a due velocità. Da un lato ci sono le grandi imprese in grado di incedere con meno fatica, dall’altro le Pmi e le micro-imprese, che rappresentano il
cuore del nostro tessuto produttivo, purtroppo ancora in difficoltà. Ed è su queste ultime che intendiamo concentrarci, affrontando alcuni temi specifici. Dobbiamo impegnarci, e lo
stiamo facendo, nel favorire l’accesso al credito alle Pmi con una serie di iniziative in cantiere. Oggi, nella nostra regione, le banche locali non hanno più “un cervello” abruzzese. Si è perso quel rapporto di prossimità e di dialogo con le imprese. È necessario dare una boccata di ossigeno al sistema creditizio, soffocato da un’eccessiva ristrettezza dei margini di accesso ai finanziamenti, applicati dagli istituti di credito. Per sopperire a queste criticità
stiamo lavorando con i Confidi di Artigiancassa e con la Cassa depositi e prestiti. Si tratta di importanti strumenti di supporto, per offrire garanzie economiche anche alle piccole imprese».

A supporto dello sviluppo economico della nostra regione, i fondi europei. Dopo il timore dello scorso autunno di un disimpegno delle risorse o di una riduzione dell’intero programma, come procede la programmazione dei fondi Fse e Fesr 2014-2020?

«Ho presieduto ad aprile il Comitato di sorveglianza Fse e Fesr all’Aquila, che ha accertato il buono stato dell’intero programma. La Regione Abruzzo è riuscita, con difficoltà ed all’ultimo momento, a raggiungere tutti i target di spesa ottenendo in questo senso il riconoscimento della Commissione europea. Per quanto riguarda la programmazione Fesr, alcune misure vanno senza dubbio rimodulate in modo da guardare con attenzione alle
piccole e piccolissime aziende. Sono realtà che non possiamo trascurare.
Al momento stiamo attuando la parte finale della programmazione 2014- 2020, quindi abbiamo sostanzialmente allocato le nostre risorse. Nella fase di rendicontazione saremo in linea con i target N+2 ed N+3, non solo per non perdere le risorse ma per vedere garantita la quota di premialità, però di fatto i bandi sono in fase di conclusione. Inoltre, ritengo che
l’operazione di spostare i fondi su assi più performanti sia stata vincente (si vedano di seguito i recenti bandi messi in campo per le imprese del cratere e per l’efficientamento
energetico, ndr)».

In che modo la macchina regionale si sta già mettendo in moto per il nuovo ciclo di programmazione 2020-2027?


«Inizia ora la fase di lavoro alla nuova programmazione e ci siamo già messi in moto sulla razionalizzazione delle risorse, che speriamo siano in linea con quelle che abbiamo ottenuto finora. È un lavoro di preparazione, di scrittura, di negoziazione, che porterà ai bandi e
ci consentirà di attuare un’operazione di aggregazione verso industria sostenibile, economia circolare, e industria 4.0, orientandoci sulle piccole e medie imprese. Il nuovo ciclo di programmazione 2010-2027 prevede, come condizione ex ante per l’utilizzo delle risorse comunitarie, che le autorità regionali mettano a punto strategie di ricerca e innovazione, al fine di consentire un utilizzo più efficiente dei fondi strutturali e una maggiore sinergia tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali. A questo proposito, la Strategia regionale di Specializzazione Intelligente deve essere necessariamente aggiornata attraverso un’interlocuzione diretta con imprese, stakeholder e università, per delineare i domini su cui puntare».

Leggi l’intervista completa sul n. 14 di Abruzzo Economia, in edicola per tutto il bimestre giugno-luglio 2019.